"Un posto occupato" contro ogni forma di violenza sulle donne

Gentilissime/i Iscritte e Iscritti,

quest'anno dalla settimana in cui ricade il 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna ha deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione sociale, "Un posto occupato" contro ogni forma di violenza sulle donne (Foto). Partita nel 2013 da Rometta, piccolo comune in provincia di Messina, su iniziativa di Maria Andaloro, Posto Occupato è una campagna virale, gratuita, che ha l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere.

Nella risoluzione dell'ONU è chiaramente definito cosa si intende per violenza contro le donne:

“qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.

Sono passati 62 anni dalla data di pubblicazione della risoluzione dell'ONU e, purtroppo, sono ancora tantissime le donne che hanno subito e subiscono violenza, fino anche a trovare la morte. I dati in merito descrivono una situazione allarmante e dovrebbero far riflettere tutti e tutte. Non basta rassicurarsi sul fatto di non essere parte attiva nella violenza, ma si rende necessario assumere una posizione di conoscenza e contrasto.

Deve essere chiaro a tutte le persone che il problema della violenza maschile sulle donne non è, come per altre forme di violenza, un problema di sicurezza, ma è un fenomeno culturale che ha bisogno di investimenti politici ed economici per essere contrastato. Serve il sostegno ai centri antiviolenza, serve la formazione alle persone che ci lavorano, ma serve anche lavorare alla costruzione di una cultura differente, basata sulla formazione e sull'educazione al rispetto e all'empatia sin dalla scuola dell'infanzia.

Perché violenza non è solo lo schiaffo ma lo è anche la complicità di un sorriso di fronte ad una presunta battuta che ferisce chi la riceve, la minimizzazione dei comportamenti violenti, la colpevolizzazione delle vittime, il paternalismo mascherato da benevolenza, i titoli di giornale che portano alla vittimizzazione secondaria, i commenti di odio sui social, il cat calling in strada, le giustificazioni riguardevoli di fronte all'ennesimo tentativo di giustificare uno stupro per una gonna troppo corta.

Spetta a noi andare oltre il 25 novembre e far in modo che nessuna violenza possa più essere compiuta in nessun giorno dell'anno.

Per questo chiediamo a tutte le iscritte e gli iscritti di poter aderire e condividere l'iniziativa "Un posto occupato", dedicando una sedia occupata nei propri studi, nei propri uffici o altri spazi, durante i momenti di formazione come convegni o seminari.

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